AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Audizione ASSOAMBIENTE e UNICIRCULAR: “PNRR: manca visione strategica”

Le Associazioni FISE UNICIRCULAR e FISE ASSOAMBIENTE, che rappresentano le imprese che raccolgono, gestiscono, riciclano e smaltiscono i rifiuti urbani e industriali del nostro Paese, sono state ascoltate oggi nel corso di un’audizione sulla “Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)” presso l’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati.
 
L’incontro istituzionale è stato occasione per i Presidenti delle Associazioni Chicco Testa (FISE Assoambiente) e Paolo Barberi (FISE Unicircular) di ribadire le gravi lacune presenti nel Piano e avanzare proposte concrete per realizzare la transizione verso un modello di economia realmente circolare. 
 
I Presidenti Chicco Testa e Paolo Barberi sul PNRR
“La gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta”, hanno sottolineato i due Presidenti, “un candidato ideale per le progettualità del PNRR. Il Piano, oltre al rilancio del Paese in termini economici ed occupazionali, deve creare le condizioni per una sua resilienza: nel caso dei rifiuti, questo significa rendere l’Italia nel complesso più indipendente dagli approvvigionamenti dall’estero di materie prime ed energia, sostituendole il più possibile con quelle recuperate dai rifiuti, e costruire un sistema di gestione dei rifiuti più autosufficiente e funzionale, colmando i gap impiantistici tra le varie aree del Paese e rispetto all’estero. Significa, inoltre, rendere il sistema del riciclo meno esposto ai cambiamenti del mercato e agli shock esterni, come purtroppo è accaduto in questo periodo di pandemia; vuol dire, infine, implementare quelle riforme, chieste anche dall’Europa, necessarie per catalizzare e accompagnare gli investimenti delle imprese del settore”.
 
La sindrome NIMBY che frena lo sviluppo industriale del settore
I Presidenti Testa e Barberi hanno evidenziato come la difficoltà maggiore in Italia per la realizzazione e gestione degli impianti non venga tanto dalla mancanza di fondi, quanto dagli ostacoli burocratici e dal clima negativo di sfiducia e sospetto che si è stratificato intorno alla gestione dei rifiuti e che coinvolge tutti, dai cittadini, alla pubblica amministrazione centrale e locale, agli enti di controllo. Tutto ciò rende difficile la programmazione degli impianti per le autorità pubbliche e degli investimenti per le imprese private, ed impedisce una efficace e leale collaborazione pubblico-privato. Purtroppo si riscontra come nello schema di Piano sia totalmente assente ogni riferimento ad una programmazione, basata sulla gerarchia dei rifiuti e sulle indicazioni fornite dal Piano europeo per l’economia circolare, che includa la scelta delle tipologie impiantistiche e dei progetti necessari per far fronte all’attuale forte disparità fra le Regioni italiane e dell’Italia rispetto al resto d’Europa, e al conseguente fenomeno del “turismo dei rifiuti”. 
 
“Un Piano senza visione d’insieme”
Il PNRR proposto si limita, almeno allo stato attuale, all’elencazione di una serie di interventi estemporanei, non coordinati e privi di un chiaro disegno di stimolo, accompagnamento e supporto alla transizione verso modelli di produzione e distribuzione circolari, che individuino flussi prioritari, obiettivi, scadenze, misure di intervento efficaci e consistenti, sulla base delle risorse disponibili. L’attuale impostazione sembra più dettata dall’esigenza di allocare trasversalmente le risorse, piuttosto che offrire una visione strategica che metta al centro i rifiuti e l’economia circolare per una ripresa duratura e resiliente dell’economia. Persino argomenti fondamentali come prevenzione, ricerca ed ecodesign rimangono trascurati.
 
Affinché l’economia circolare non rimanga soltanto un titolo accattivante, occorre favorire complessivamente condizioni normative ed economiche stabili e competitive per i materiali riciclati e per i prodotti preparati per il riutilizzo, tali da consentire agli impianti di trattamento e riciclo una programmazione mirata degli investimenti per aumentare le proprie capacità, la qualità dei processi e dei prodotti e la loro portata innovativa.
 
Partire dalle riforme 
Le Associazioni sottolineano l’urgenza di procedere finalmente alla tante volte annunciata semplificazione, sburocratizzazione e digitalizzazione delle attività amministrative che riguardano il settore dei rifiuti e dell’economia circolare, cominciando, ad esempio, da: la riforma dei procedimenti amministrativi per il rilascio ed il rinnovo delle autorizzazioni e del relativo sistema dei controlli, con drastica riduzione delle tempistiche, la piena digitalizzazione in tempi rapidi degli adempimenti ambientali a carico delle imprese e la semplificazione delle procedure per i sottoprodotti e per l’End of Waste.
 
Durante l’audizione sono stati poi richiamati diversi esempi concreti di progetti impiantistici da realizzare, e sono state illustrate alcune proposte di strumenti agevolativi per tradurre nell’immediato l’economia circolare in risultati tangibili:
1. applicazione di una aliquota IVA ridotta ai prodotti costituiti (interamente o in parte) da beni certificati riciclati o preparati per il riutilizzo;
2. la concessione di contributi, sotto forma di credito d’imposta, ai soggetti che acquistano prodotti riciclati per utilizzarli direttamente nei propri cicli di produzione; 
3. l’estensione di agevolazioni fiscali alle imprese in possesso di certificazione ISO 14001 al fine di incentivare quei soggetti che investono in sistemi di qualificazione ambientale; 
4. l’estensione della misura per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici, alla riqualificazione tramite l’impiego, nella costruzione degli edifici, di aggregati riciclati e prodotti realizzati con aggregati riciclati a marcatura CE, destinati ad usi specifici e regolamentati.
 
Di seguito i link alla documentazione completa depositata presso la Commissione:
» 09.02.2021

Recenti

07 Giugno 2023
Convegno ANPAR, Roma, 14 giugno “Riciclo rifiuti inerti, traino dell’economia circolare”
Appuntamento alla sala Longhi per approfondire il contesto normativo e le opportunità di mercato connesse al riciclo di questi rifiuti...
Leggi di +
05 Giugno 2023
Giornata Mondiale dell’Ambiente:  Assoambiente promuove la campagna “Impianti Aperti”
Al via la quinta edizione dell’iniziativa che attraverso visite guidate e tour digitali negli impianti mette in mostra le eccellenze nazionali in tema di gestione virtuosa dei rifiuti...
Leggi di +
29 Maggio 2023
Il futuro dell’autodemolizione alla prova della nuova Direttiva europea sui veicoli a fine vita
A Roma l’evento annuale dell’Associazione Demolitori Autoveicoli. Calò: “chiediamo al Ministero dell’Ambiente di istituire un tavolo di lavoro sul futuro del settore”...
Leggi di +
23 Maggio 2023
Unirigom: “Senza mercati di sbocco per il riciclo, gran parte delle 370mila tonnellate trattate ogni anno in Italia rischia di finire termovalorizzate fuori dall’UE”
Unirigom: “Senza mercati di sbocco per il riciclo, gran parte delle 370mila tonnellate trattate ogni anno in Italia rischia di finire termovalorizzate fuori dall’UE”.
Leggi di +
27 Marzo 2023
Al via la quinta edizione di Impianti Aperti
Aperte le iscrizioni all’iniziativa che ogni anno porta alla scoperta delle eccellenze nella gestione dei rifiuti. Nasce il Premio Ambasciatori dell’Economia Circolare...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL